Dare un senso…un sorso, ai sentimenti

La Nascosta in Val D’Orcia

Proprio come nei film, collinette coperte di vigne, il vento che ti accarezza il viso mentre con la tua auto percorri le strade poco affollate della campagna toscana, i viali di cipressi che ti accompagnano all’ingresso di casali stupendi.
Se poi tutto questo ti conduce a cantine d’eccezione, il viaggio è ancora più bello, quasi magico.

Siamo in Val d’Orcia, esattamente a Castiglione D’Orcia a pochi km dalla città di Siena e raggiungiamo i territori de la Nascosta, progetto nato nel 2011 dalla promessa che Luca e Nicola della famiglia Mastrojanni si sono scambiati: poter raccontare ancora la storia del vino italiano, fatto secondo rigore, come il padre ha insegnato loro.

In un gioco di contrasti, come i loro vini bianchi a fianco dei rossi, al corten – che richiama il colore del legno- sono state abbinate pietre provenienti da rocce estratte dai vigneti. Una scelta che permette alla struttura di fondersi totalmente con l’ambiente che la abbraccia, lasciandosi nascondere da un giardino pensile.

La Nascosta è invisibile dal paese, da qui nasce il nome. La cantina è stata disegnata e progettata da Nicola, fratello minore e architetto. Perfettamente incastonata come una gemma nel Monte Amiata, un vulcano spento ed è forse proprio per questo che il suo carattere così audace si percepisce già dalle prime mura. L’acciaio corten si conferma il materiale che per eccellenza riesce a coniugare tutti gli elementi chiave di questa cantina: la ricercatezza, l’essenzialità delle forme di un animo puro come quello dei suoi vini, l’innovazione e la modernità garantita da una continua assistenza professionale, il rispetto di un territorio che ci accoglie e dona i suoi frutti.

Prima stanza ad accoglierci, dopo un divertentissimo giro in mezzo ai vigneti sulla jeep con alla guida lo spericolato Luca, è quella dei tini di acciaio e cemento dove inizia l’affinamento del vino de La Nascosta. Nel rispetto delle diverse varietà, le uve vengono trattate separatamente e affinate se non in tini di acciaio e cemento, in tonneaux che si trovano nella seconda stanza. Segue il percorso di visita e si conclude nella saletta degustazioni, interamente a vetri così da poter godere della vista di tutti gli ambienti sottostanti della cantina. Un colpo d’occhio dove le luci e i colori scelti armonizzano perfettamente tutto, i colori di ogni vino con le botti che sono state le prime custodi.

Luca e Nicola si sono cimentati da relativamente poco in questa avventura ma sono sicura che solo belle sorprese potranno attenderli. Con determinazione, attenzione, desiderio e passione ci hanno raccontato la storia e ci hanno accompagnato in una degustazione soave dei loro vini. Seguendo la loro evoluzione non viene tralasciato neanche un dettaglio, così da produrre sapori di alta qualità. Bianchi, un rosato, i rossi e infine il passito, dalle varietà di uve autoctone e non, la storia de La Nascosta si prevede sarà lunga e ricca di delicatezze.

Un luogo incontaminato, un posto che trasmette pace dove quasi possiamo dare un senso ai sentimenti. Dove i profumi si mischiano ai colori della struttura immergendoti nella terra che racconta la bellezza dell’antica storia del vino, fatta di manualità e precisione.

Un luogo da ricercare, dove soffermarsi e lasciarsi inebriare dalla pace del momento.
Scoprite La Nascosta.

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