Privacy e informativa sull’uso dei dati

1. A chi comunichi i tuoi dati, perché e come li tratto

In questa informativa troverai come sono gestiti i dati personali raccolti da questo sito. Nel momento in cui tu comunichi i tuoi dati personali, io, Enrica Oliveri curatrice e fonder del blog In Design Veritas, divento responsabile del loro trattamento.

I criteri con cui gestisco i dati si basano sulle norme che regolano la materia privacy (d. lgs. 196/2003 “Codice Privacy” e Regolamento UE 679/2016 “GDPR”) e, più in generale, sui miei principi di trasparenza, riservatezza e correttezza.

2. Gestione dei cookies

I cookies sono informazioni che i siti registrano sulla memoria del computer, smartphone o tablet che usi per navigare: possono servire a vari scopi, fra cui salvare le tue preferenze, permetterti di acquistare prodotti da un e-commerce, riconoscerti quando torni sul sito.

Altre informazioni che possono interessarti:

  • nel sito uso Jetpack, un plugin di WordPress che gestisce l’iscrizione ai commenti di un post, ti riconosce se sei un utente registrato di WordPress e stai navigando “loggato”, e Akismet, un servizio di WordPress che argina lo spam; qui puoi leggere la privacy policy di Automattic, l’azienda che produce WordPress;
  • in fondo alle pagine e ai post ci sono i pulsanti di condivisione sui social network Facebook, Twitter e LinkedIn; tutte queste piattaforme salvano i dati in cloud su server che possono risiedere fuori dalla UE e usano i propri cookies per riconoscerti, se stai navigando dopo esserti collegato ai tuoi account; io non ho accordi con nessuno di loro e non sono in grado di controllare come usano i tuoi dati. Per maggiori informazioni, naviga alle relative privacy policy:
  • uso Google Analytics per avere, in forma anonimizzata, le statistiche d’uso del sito.

3. Iscrizione al blog

Puoi ricevere i post del mio blog via posta elettronica, iscrivendoti alla mia newsletter; se ti iscrivi solo per ricevere i post del mio blog, sappi comunque che ogni tanto potrei mandarti anche una newsletter speciale, con aggiornamenti che non pubblico nel blog.

Qui sotto puoi leggere come tratto i tuoi dati.

4. Newsletter

Per iscriverti, puoi usare la maschera popup che compare dopo un po’ quando sei su questo sito, ma anche usare il modulo che si trova in fondo a ciascuno dei miei post.

La newsletter è gestita con Mailchimp e il tuo indirizzo email viene memorizzato sui server di Mailchimp (quindi negli Stati Uniti) e, periodicamente, nei backup che io faccio della mia lista. Qui puoi leggere la privacy policy di Mailchimp in cui loro specificano come rispettano le richieste del GDPR. Quando ti iscrivi (o ti disiscrivi), io potrei ricevere una notifica coi tuoi dati sulla mia casella email, che è gestita su Gmail.

Mailchimp, come ogni piattaforma per la gestione di newsletter, mi dà informazioni su chi apre le newsletter e clicca sui link; io uso queste informazioni per capire se sto scrivendo cose interessanti per chi legge, e regolarmi di conseguenza. Per tua informazione:

  • se non vuoi che chi ti manda una newsletter sappia che l’hai aperta, leggi la newsletter senza scaricare le immagini;
  • se non vuoi che i tuoi clic sui link di una newsletter vengano tracciati, copia i link, meglio ancora se dalla versione in solo testo, e aprili direttamente nel browser.

Sono io la titolare del trattamento dei dati; non cedo il tuo indirizzo email a nessun altro, per nessun motivo (a meno che tu non mi dia l’autorizzazione per farlo); puoi smettere di ricevere la newsletter in qualunque momento, attraverso il link che trovi in fondo a ciascun messaggio.

Continuerò a mandarti newsletter e post fino a quando non chiuderai la tua iscrizione.

NB: dopo la disiscrizione, Mailchimp mantiene comunque i dati degli ex-iscritti per evitare di poterne forzare il reinserimento nella mailing list. Se però vuoi la cancellazione definitiva e immediata dei tuoi dati puoi chiederla alla disiscrizione.

5. Navigazione nel sito

Anch’io, come milioni di altri proprietari di siti, sono curiosa di sapere quante persone leggono il mio sito, quante pagine vengono aperte, da dove provengono i lettori, e amenità simili.

Per avere questi dati, uso Google Analytics, che è un ottimo servizio gratuito fornito da Google; ho impostato Google Analytics in modo che il tuo indirizzo IP venga anonimizzato, attraverso l’azzeramento dell’ultima parte dell’indirizzo stesso.

Le informazioni generate dal cookie di Google Analytics sull’utilizzo del sito web da parte tua (compresa la prima parte del tuo indirizzo IP) vengono quindi trasmesse a Google e depositate presso i suoi server negli Stati Uniti. Google usa queste informazioni per tracciare e esaminare l’uso del sito da parte dei visitatori, e fornire questi dati, in forma aggregata e mai collegati alla tua identità, attraverso i report di Analytics e i suoi altri servizi informativi (es. Google Trends).

Google potrebbe trasferire queste informazioni a terzi nel caso in cui questo sia imposto dalla legge o nel caso in cui si tratti di soggetti che trattano queste informazioni per suo conto; l’informativa su privacy e uso dei dati di Google Analytics è qui.

Io uso i dati delle analytics per capire meglio cosa ti piace e cosa non ti interessa, e per migliorare i contenuti di questo blog.

Se non vuoi che la tua navigazione sia tracciata, nemmeno in forma anonima, da questo o da altri siti che usano Google Analytics (ce ne sono milioni online…), puoi scaricare il componente aggiuntivo per disattivare l’invio dei dati di navigazione a Google Analytics: funziona con i browser più diffusi ed è distribuito gratuitamente da Google.

6. E in conclusione…

Grazie per avere letto fino in fondo le spiegazioni su come uso i dati che raccolgo, anche in forma anonima, attraverso il mio sito.

Ti ricordo che hai diritto di avere queste informazioni, di chiedermi di cancellare i tuoi dati in mio possesso, e addirittura di sporgere reclamo presso l’autorità se ritieni che io stia violando i tuoi diritti.

L’attenzione alla privacy sarebbe una cosa bellissima se norme scritte senza pensare alla loro effettiva applicabilità non ce la facessero odiare; da parte mia, io cerco di usare la tecnologia per essere d’aiuto, e non per infastidire le persone, che sono più importanti di ogni altra cosa.